L’Assistente Sociale telefonicamente raccoglie le prime informazioni (data, cognome e nome, età, diagnosi, tipo di richiesta, Municipio e ASL d’appartenenza, scuola e classe frequentata, eventuali cicli riabilitativi già effettuati, recapito telefonico, inviante e soggetto che attiva la richiesta).
In mancanza della valutazione, fondamentale alla diagnosi e quindi alla corretta individuazione del percorso riabilitativo, l’Assistente Sociale suggerisce alla famiglia di recarsi presso strutture pubbliche (ASL, Presidi Ospedalieri, Università) per una valutazione del Neuro Psichiatria Infantile, prerequisito indispensabile all’inserimento in lista d’attesa.
Laddove venga presentata la valutazione, l’Assistente Sociale fissa, in tempi brevi, un appuntamento per un primo incontro insieme al medico referente dell’ambulatorio, per un monitoraggio della richiesta.
In sede di Primo Incontro, per i soggetti che hanno quindi già effettuato una valutazione, il medico insieme all’Assistente Sociale valuta le informazioni (diagnosi, età/diagnosi, cicli effettuati, disagio sociale, appartenenza territoriale) necessarie all’attribuzione di un punteggio che permette l’accesso in lis ta d’attesa.
L’utente entra quindi in graduatoria nella Lista d’attesa con un punteggio che scaturisce dalla sommatoria dei parametri sopra citati.
Tali parametri ed i relativi punteggi sono individuati e condivisi con la ASL Roma1, in considerazione dell’esistenza di una lista d’attesa condivisa con il territorio.
Durante la riunione di coordinamento dell’ambulatorio età evolutiva, che si tiene due volte al mese, si decidono i possibili nuovi inserimenti. I pazienti sono contattati tenendo conto del punteggio ottenuto ed in considerazione degli spazi liberi in terapia.
I pazienti vengono quindi chiamati per una Prima Visita con il Medico che sarà il Responsabile del Progetto Riabilitativo, il Terapista individuato e l’Assistente Sociale.
I dati raccolti in Prima Visita serviranno a definire l’equipe riabilitativa. Viene quindi aperto un progetto riabilitativo e si effettua, di conseguenza, la presa in carico del paziente.
Gli operatori coinvolti procederanno, dopo una prima riunione necessaria alla conoscenza del caso, ognuno per la propria parte di competenza, ad effettuare ulteriori prove di valutazione. A ciò seguiranno nuovi incontri d’equipe nell’ambito di un calendario di lavoro.
I tempi di attesa per la presa in carico sono influenzati tra l’altro dal turnover delle ammissioni nell’ambulatorio nonché dalle richieste pervenutaci dalla ASL attraverso lo strumento della Lista d’ATTESA CONDIVISA.
Al raggiungimento degli obiettivi prefissati ovvero alla stabilizzazione del quadro clinico il paziente sarà dimesso. Le dimissioni saranno in ogni caso condivise anche con la ASL di appartenenza.